Trovo curioso che i post dove consiglio i libri che mi hanno colpito nelle ultime settimane ricevano molti riscontri: stiamo comunque parlando di una di quelle rubriche evergreen che si trovano un po’ in tutti i blog di settore e non.
Eppure è così: i libri piacciono sempre.
A chi li legge, e anche a chi li scrive.
In questo periodo, e qui ci sta lo spoiler, sono letteralmente sommerso da nuove letture. Ho scelto, d’intesa con la mia azienda (grazie Bakeca!), di dedicare un po’ di tempo alla formazione personale perché se tutto andrà bene, agli inizi del 2023 sarò nuovamente in libreria, con un lavoro tutto mio.
Sì: ho proprio bisogno di studiare un po’. Ma su questo vi racconterò, spero, qualcosa più avanti.
Ora parliamo dell’oggetto di questo post.
Se devi studiare, dove puoi farlo al meglio se non su dei bei libri? Questi sono alcuni che non già recensito altrove (tipo su Exlibris20, che ogni tanto ospita i miei pareri e su cui ho parlato di Cosimo Accoto, Frank Rose e Shoshana Zuboff) e che ho letto nell’ultimo mese per aiutarmi a mettere a fuoco i concetti che voglio inserire nel mio nuovo lavoro.
Libri per studiare, libri per capire, libri per divertirsi
Il primo che voglio consigliare è di un’autrice svedese molto in gamba: Anna Dahlström. Il suo “Design e Storytelling- Usare le storie per ideare, progettare e vendere prodotti e servizi digitali” edito da Apogeo e uscito lo scorso anno è uno di quei libri che può veramente fare chiarezza su come le tecniche narrative siano applicabili anche alle discipline più diverse e specifiche, come ad esempio la UX. Una trattazione completa e ricca di esercizi pratici, il lavoro di Anna Dahlström, che non può mancare a chi vuol fare chiarezza su quanto lo Storytelling possa incidere positivamente anche nei processi di design.
Nel lavoro della Dahlström viene citato anche Kurt Vonnegut, che come sa chi ha partecipato a qualche mio keynote è per me un punto di riferimento importante. Nei giorni scorsi, ho avuto l’occasione di leggere il suo Un uomo senza patria: una raccolta di lezioni e pensieri che spaziano dal pacifismo alla politica, fino alla scrittura creativa. È edito da Bompiani, per chi volesse acquistarlo su Amazon è in sconto.
Altro manuale che vale la pena citare è “Alternate Reality Game. Costruire mondi possibili per un futuro migliore“, edito da Franco Angeli.
Al di là del fatto che sia un libro scritto da un amico (Riccardo Milanesi, che questa volta ha lavorato a quattro mani insieme al prof. Domenico Morreale) con cui ho avuto il piacere di pubblicare anche io un lavoro che è stato ritenuto di valore, (Transmedia Experience) il suo è un manuale leggero ma completo sul design di oggetti transmediali di sicuro interesse, gli Alternate Reality Game appunto. Uno dei libri più completi sull’oggetto d’analisi, e utilissimo anche per me in questa fase di studio.
Chiudo con un romanzo, che nella mia lista fa sempre bene mettere anche un po’ di narrativa in senso stretto.
Confesso che non conoscevo Francesco Muzzopappa fino a quando ho comprato il suo “Sarò Breve“, un romanzo scritto sotto forma di testamento veramente molto coinvolgente. Io l’ho letto praticamente in un giorno, perché la scrittura è sciolta, piacevole, leggera e la storia è veramente ben costruita. Continuerò a seguire Francesco Muzzopappa anche per le sue prossime pubblicazioni (oltre che per i suoi lavori da copy): a proposito, “Sarò breve” è uscito per Fazi Editore.
Bene, e voi cosa state leggendo? Spero per voi, qualcosa di interessante.
Se la risposta invece è “Niente di bello” oppure proprio “Nulla”, e avete bisogno di consigli, pescate fra questa lista di libri. Altrimenti, potete sempre gustarvi nelle puntate precedenti (maggio, inverno, fine 2021, novembre 2021, autunno 2020 e anche più indietro).
Lo sai che oggi faccio anche il Consulente di #BrandRegeneration? Contattami per parlarne 🙂