Ho chiuso il mio 2021 con una serie di piccole soddisfazioni che hanno coronato un anno sicuramente complicato ma anche molto ricco di cose, sul lavoro e nella vita.
Un anno che finisce in maniera diversa dal 2018, quando un ciclo si apprestava a concludersi e un altro si stava per aprire (con tutte le incertezze che questo comportava).
Si sa, però, che siamo fatti per evolvere (almeno, chi si pone il problema di sfruttare al massimo il tempo che ci è concesso), e rimanere fermi non può bastare, se come dice un mio amico, siamo “Chiamati a volare in alto”.
Quindi provo a fare quello che mi ha insegnato una persona con cui ho avuto l’occasione di lavorare, e per facilitarmi nel concepire come guardare al mio futuro provo a dare un titolo, un’etichetta, che sappia definire il perimetro da cui tutto nasce e (si spera) cresce.
Una nuova sfida
Nel 2019 avevo elaborato questo concetto di Rigenerazione Aziendale. L’avevo definita così:
La Rigenerazione Aziendale sarà un percorso filosofico, in cui lo spirito d’impresa che ha dato il via al tutto viene rinnovato secondo una nuova modalità. Nessuna realtà, allo stato attuale, può esistere solo basandosi sull’idea di produrre un profitto. Rigenerare significa intervenire sulla propria essenza, concretizzando quelle idee di passione, innovazione, qualità, che comunemente leggiamo sulle pagine “Chi siamo” di ogni sito corporate, e che vengono indicate come alla base del progetto.
È stato un approccio che ho cercato di portare nella mia azienda, Bakeca.it, forte del fatto che si potesse contare su persone fantastiche con cui lavorare (e pian pianino posso dire che qualcosa stiamo riuscendo a cambiare).
Pur essendo felice del mio percorso in azienda, lavorare solo in Bakeca non mi basta, o meglio: non riesco a star fermo solo su questo progetto. La mia voglia di esplorare sta andando anche oltre, un po’ perché sento che tanto voglio ancora imparare, un po’ perché so che tenendo uno sguardo al di fuori del mio habitat forse posso portare qualcosa di buono anche “dentro”.
Per questa ragione ho scelto di “rigenerare” la mia sfida professionale, riprendendo quella vocazione che ho sempre sentito mia: aiutare a sistemare le cose, più che vendere solo le competenze.
Ma come?
Provando a valorizzare ulteriormente ciò che so fare. Io valgo qualcosa sul mercato del lavoro perché so progettare mondi, portare visibilità, fornire creatività, sviluppare meccaniche efficaci, elaborare strategie di prodotto: cose intangibili, ma che perdono di significato se non hanno una matrice concettuale di base.
Ecco, appunto, l’illuminazione: rigenerare. Mettere tutto questo al servizio di un principio di rinascita.
Io vorrei essere uno che garantisce rigenerazione a chi si sente sfibrato.
Vorrei presentarmi ad aziende che sentono di aver bisogno di aiuto perché magari hanno perso smalto. che ma che hanno nel DNA tutte le potenzialità per stare al passo con i tempi, a riprendere slancio.
Rigenerare chi sente di aver bisogno di una scossa elettrica, di riprendere vigore, magari di guardarsi dentro e capire come fare ad affrontare il futuro.
Per questa ragione, dal 2022, ho deciso di tornare sul mercato anche come consulente di “brand regeneration“, per dirla con un inglesismo assolutamente inutile ma che fa tanto figo (peraltro, è un’espressione già usata, quindi non è che mi invento niente).
Un’attività che condurrò parallelamente al mio impegno in Bakeca, che continua e che spero duri finché vedremo questa grande azienda tornare stabilmente a combattere dove le compete, a livello delle top digital company italiane.
La Rigenerazione, secondo me
Quindi, in soldoni, in cosa si traduce questa “brand regeneration”?
Nel portare le mie competenze (creatività, narrazione, visione, marketing, digitale, advertising, customer experience, strategia) in un contesto allo scopo di ravvivarlo, per trasformarlo in quello che in Transmedia Experience ho definito piattaforma narrativa.
Questo mi sarà possibile lavorando su quattro verticali:

Su ognuna di queste aree ho lavorato durante il mio percorso professionale (e sto lavorando tuttora), e reputo siano indispensabili per progettare il rilancio in grande stile di una marca.
Se vi state chiedendo se ho già avuto modo di impiegare il mio modello, la risposta è “sì”.
Ho lavorato con aziende e professionisti su cui ho applicato con successo la mia metodologia, tanto che oggi credo meriti di esser messa per iscritto e presentata al mercato come il mio personalissimo offering.
Se quindi siete un’azienda magari con qualche anno ma che ha bisogno di darsi una rinfrescata, oppure siete agli inizi e sentite che il vostro brand ha già bisogno di esser rinvigorito, vi invito a farci una chiacchierata esplorativa.
Sentiamoci e capiamo se poter lavorare assieme. Su questo sito trovate un form di contatto, ma potete anche scrivermi direttamente via LinkedIn: una call, di questi tempi, non si rifiuta a nessuno.
E buona rigenerazione a tutti!